[Franco Rella, Ai confini del corpo]
Il corpo parla. Il corpo ci parla. Il corpo parla di noi e per noi – che più: non parliamo più con quei “corpi estranei” che sono che siamo. I nostri corpi.
20 febbraio 1967
pensieri di ragno nei corpi
al sapore di sperma antico
vomito d’incenso la chiesa
è nella culla della carne
la molla cancrena del dubbio
abbi cura di chi non parla
nel come narcoma pretende.
ti chiedo solo se ricordi
quali letti sporcavi mentre
quel miele tramontò nel rosso?
è meno caldo di un bicchiere
tanto tu sprecavi parole
quando per piacere del buco
l’intarsio del cranio dipinse
di nero che goccia quel muro
è un paradiso di scuse
le parole che non ti deve
[C.D.]
3 commenti:
Mistero del corpo, che resta.
Quel che resta del corpo è un ghigno, scaturito da profanazioni di verbo e di carne.
"Terribilis est locus iste!"
Da tempo, oramai, v'è un ghigno, infuso il sorriso di cianuro.
«[...]
and laugh - but smile no more.»
Kiss of Death.
Inchino alla Dama.
Brucia la penna, brucia il corpo, bruciano i pensieri, bruciano gli organi interni, bruciano gli occhi che leggono. Sul perchè brucino, poi, resta un velo di mistero: perchè l'importante, in fondo, è che continuino a bruciare.
per non fare troppo il ruffiano... dico solo... bella!
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