[foto di Claudio Bocchi, Container Art, Genova 2007]
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Chiara
Sola, solare, solitaria.
Iperbole, grafico con picchi. E vertiginose cadute.
Passionaria di grandi ideali, modellatrice del magma in fermento del suo stesso essere.
Senza guanti di ghisa.
Incosciente coscienza di ciò che sei. E di ciò che intendi fare.
Gravida di gratitudine per tutti i dispensatori di emozioni.
Istinto. Sesso puro.
Gatta, e Dio che banalità.
Niente etichette e bolli di monopolio. Ma non ci credo che non partecipi al Carnevale.
Non so chi tu sei. Pardon, sia. Non vorrei che ti venisse male agli occhi.
Caino e Abele anche loro.
Blu, ghiaccio, liscio quando fa freddo.
Chiara, nera, rossa. E chi lo sa.
Carnale, passionale, ballerina di tango senza musica.
Dura, testarda, idealista senza fede.
Complicata tavolozza di colori caduta in acqua in una tv in bianco e nero.
Mano di poker di parole, tombola di vocabolario.
Oceano infinito di macchie di inchiostro con un senso.
La voce. I gesti. L'interpretazione.
E un'alba può anche essere "bella" se il silenzio esteriore è muto di profondità.
[Giammauro Gargiulo, versi composti dopo la presentazione a Genova Inedita di 5-HIAA (come una lama)]
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Chiara Daino, la Gatta, la Rossa ringrazia Claudio e Giammauro: ogni punto di vista è riflesso.
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