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lunedì, luglio 16, 2007

DOMINA: LA FASE DELLO SPECCHIO


La natura ha detto alla donna: sii bella se puoi, saggia se vuoi, ma degna di stima sempre

Pierre Beaumarchais



Io sono una donna. E se avessi le palle – sarei un flipper. Non certo un maschio. Perché? È un continuo esibire i genitali – e mai il carattere. Io sono una donna scomoda. Dove mi attacchi? Al muro del tuo metro [quadro chiuso], certo… Prova. Ti attacchi al tram – del tuo [piccolo] desiderio frustrato. Non cedo e non concedo: tregua. R’Esisto e rivolgi altrove la tua [l'unta] mano – che pericola. Quando arriva: la DOMINA.
E lo dobbiamo [ancora?] ripetere? È così facile relegare [ e rilegare!] tutte quelle che si piegano: l’angolo che si fa retto e letto [la giusta via per s – fondare?]. Il rispetto per la Parola, per il Palco, per la Persona – impone: PROTESTO. Fuori dal coro e fuori dai giri, sì – sono fuori di testa, ma teste del tempo. E mi batto contro: silicone e testosterone. Tutti al pari: livella. Siete morti, siete vuoti – senza distinzione di genere.







hai vinto? SCOPA! e spezza la via

in franto lo specchio
[non passa la mano:
la vede] SCOPA! la
carta che scendo…

è lasso di fiori
– di secchi recisi
SCOPA! è il piatto
che piange: ti passa
non passa si passa

– parola SCOPA!


escort e scorta:
trita la carne
– è come macelli [bene?]

SCOPA! un nudo di lingua,
sei muto botero del burro
del brutto non lava non leva

la macchia SCOPA! e sangue

[l’aroma è stabbia, ti arena la gabbia?]

SCOPA! torero di un tempo nel tempo
finito: scopri la finta – le apri le
gambe chiudi le tende SCOPA!

colpo di tosse sto male
SCOPA! il fiato non tiro
è fitta [si cambia fuoco


di messa di parte di peso]

SCOPA! sia mamma sia manna:
consola, consuma – china
la mente l’amante resta

[grazia concessa al seme]

come quando?

fuori piove – SCOPA!



Ecco: la mia
SCOPA! la chiave è
«mi apri la sorte? »

che scopa chi scopa si salpa:
mi sella la scopa [la saggia

piccola] strega del senso di SCOPA lo sa




Me maga Me nada


un piede [forse]

*

sparita




***



[La donna è come l'onda, o ti sostiene o ti affonda – proverbio popolare – vox populi – e pur paupuli? Il diverbio continua – e ruoto la gonna: ti stiro e ti spiego. Sopra il marcio: procedo. Marchio: a fuoco lento e sacro ]

Chiara Daino


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