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e ora? dove sono le mie piccole cose?
io ho perso. le mie piccole cose. tutte.
i volti appesi – al sughero sottile,
i fogli sospesi al bacio – di una calamita
come mi chiamavi e tutti i nomi che ero
i miei rumori: la lamina [argento]
tata turchina: la magia era chiara
c’era una volta per me – un cielo
pieno. nella fossa ho solo appunti
e cocci sparsi: fumo di tutto
– quello che ho perso
la salute, il peso, lo smalto
che ho perso. i figli che ho perso.
che verso. un altro caffè: amaro
[sostiene – non voglio riposo,
non c’è riparo, solo ricordo…]
le mie torri di libri, i miei angeli a schiera
le rosse a tributo [le serate, le scene]
secche e dìspari, sempre – e diari
e pagine messe, e magie perse
[cinta di candele: coro di luci]
vicoli misti: pelle e pietre.
le mie piccole cose erano troppe.
ti ho lasciato. e nuda di tutto vedo
marcire – il cuore che ho perso.
[da Lamer, Chiara Daino]
2 commenti:
c’era una volta per me – un cielo
pieno. nella fossa ho solo appunti
e cocci sparsi: fumo di tutto
– quello che ho perso
la salute, il peso, lo smalto
che ho perso. i figli che ho perso.
che verso. un altro caffè: amaro
Questa"strofa"è stupenda... rileggo il tutto più volte!il tuo è un mondo davvero psichedelico che coincide un pò col mio.non riesco a capire"le rosse a tributo".cmq sei incredibile!;-)
E torno a ripetermi [e ripeterti]: GRAZIE Federico, non so se sono "incredibile" - ma CREDO. Al *Quinto Elemento* - alle luci [pisichedeliche, cardiopatiche, cardiotoniche, che siano...].
Luci come fare, come il nostro dialogo.
"LE ROSSE A TRIBUTO" sono semplicemente i mazzi di rose ricevute dopo gli spettacoli teatrali. E per questo: "secche" [non sopporto la "vita breve" dei fiori recisi - e le mie camere sembrano mausolei floreali!!!]. E per questo: "dispari" [il *codice* prevede non siano MAI in numero pari]. E'questo: spesso non sono così "Chiara" - ma chi SENTE, come te - AVVERTE.
BESOS Y SUERTE!
Chiara
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