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giovedì, luglio 31, 2008

CHIARA DAINO: CUT UP and CARRY ON



per il chicco di grifo, il grumo che macina. glifo del segno: tutto è doppio. e mi perdo di vista: «dov’è chiara?». zanna stanca morde il fumo, ti appanna la lingua, ha una penna bianca. per la follia mi basto – e recito. le pelli che vesto. recito meus ex machina, mea culpa. recito il copione che hai scritto per me. cambio una sorte data per certa – è un dato di fatto: recito la pagina rossa – [ho già scritto]. intona il mio occhio: ogni volta è chiave.

la mia natura pericola. è strascico. non si sposa, non riposa: è chiusa d’amore. una zona privata: recinto. mi muro: non calpestare le tagliole – voglio farmi male. io sono: tre punti di sospensione, il non detto si fugge. punti sparsi [non unire!] – per intendere la figura. sono ombre sovrapposte, tracce oscure, nel sottotesto. e nel tempo dell’allora? quando cresci? quando riesco: recito. un lungo tratto – è uno spettro schivo. nel castello di carte. trascina i suoi ferri: è un mestiere [il mistero della musa]. e ancora si prova: per la pax gitana. riporta la quiete del colore, dopo la tempesta di lividi, di piedi gonfi [ti diedi i tonfi del mio ego franto].

per la memoria che è marcia – è contro il tempo, per il fato che non, per la stima che sia, per la lingua che batte in levare, lungo la linea che è la dizione. l’unica direzione che seguo: verticale. la vita parallela. recito. e ti presento l’energia che serve: perdono al diverso. recito il corpo è un testo – Opera! taglio a sette. e recito: abuso il sipario. la goccia del crono – esploso. il mondo nasce.

corda stesa: per il gabbiano che porta la croce, per l’oblio che seduce, la miseria di gavroche. recito per l’erede. che linse! il baule di viv e la valigia dell’autore: e quanto, dimmi [se tutto, se un poco] mi mancava? una rosa col mal biancorecito per ogni calice di vero, per il nome in codice: piccola niki e dama di forbice. medusa si guarda allo specchio [diva petrosa]. recito: la carne schiva, la curva della schiena. [a fondo, un pesce mi presta la pinna]. recito l’androgino: riflesso di. quello che. recito: rendo omaggio.


a fondo.

Chiara Daino

[da Lamer]

GRAZIE

[che siano e sono]

http://www.palconudo.it/

http://www.dabarab.info/

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Chiara, sempre spiazzante il tuo dire: un cercare e un cercarsi in un paesaggio che sfugge.
Bellissime immagini poetiche e qualcosa che grida (sottovoce?)
Un abbraccio
liliana

Chiara Daino ha detto...

Liliana,

tu sai - io sono: sospesa...
E sempre: strida [sottovoce, sottotono, sottovuoto]

Nell'ovunque mi traghetti - ti abbraccio
Chiara