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martedì, dicembre 12, 2006

Massimo Sannelli

Non è - facile: per chi nasce rosa in franto rosso
ricevere stima e Rispetto. Le Basi.
Non è - facile: presentare La Merca e "complimenti per lo spacco".
Sì: tacco 10 e gonne corte. Ma non è - facile guardarvi dall'alto dei mei trampoli: non ho pantaloni, non tasche per facili risposte.
Ma ho: Massimo Sannelli. Questo il suo regalo di Natale:postato, permeato - della Luce che mi nutre

...Ma quello che deve essere detto è urgente: chi legge Chiara Daino deve sapere che questa è una delle esperienze stilistiche (prima ancora che contenutistiche) più ALTE in circolazione, oggi; che gli artisti non sono un infinito numero, ma pochissimi (e le parole in falsetto e in lacrime di Moravia al funerale di Pasolini rimangono come una condanna di tutto il resto: "di poeti non ce ne sono tanti nel mondo... di poeti ne nascono due o tre in un secolo"). E "La Merca" non è solo un romanzo tragico e bello; ma un'esperienza fortunata, per chi lo leggerà: ché allora si renderà conto che questa è la via giusta. Una via che dà il giusto peso alle cose (un'ossessione dei poeti contemporanei, trentenni, che credono di essere realistici parlando di cose e - piccoli - fatti...) E alla lingua, sapendo che la lingua è la realtà. e la scrittura di Chiara Daino finisce di distruggere una lingua vecchia di otto secoli, e violentissima (l'ho scritto, ne ho scritto), e NE CREA UNA NUOVA. e si crea uno spazio... E anche queste ricostruzioni en poète di canzoni, massacrate, sono il lavoro di chi sa, prima di tutto, quello che sapeva (e diceva) anche Amelia Rosselli: "la mia poesia non è prosa". Perché LA VOCE DELLA POESIA NON E' QUELLA DELLA PROSA. Siamo molto fortunati ad essere i contemporanei di persone che hanno partorito (non è un modo di dire: l'hanno pagata con il corpo) una nuova lingua, e dunque un supplemento dignitoso di realtà: la stessa Chiara, e poi Giuliano Mesa, prima di tutti, e ancora prima Amelia, che non sappiamo di aver meritato... Non scriverei la maggior parte delle opere di Chiara, se non qualche piccolo frammento: ma riconosco una grandezza davanti alla quale taccio, e la rispetto. E VIVO DI QUESTE COSE, per me la POESIA E' VITA: non perché la mia lo sia, ma perché ho bisogno, letteralmente bisogno, di questo pane. Osservate i microritmi di Daino, cercate di cogliere i giochi fonici. Non imbrigliate troppo questo RITMO in una METRICA! [Massimo Sannelli]
Il dono: non il Maestro che loda la Discepola (indisciplinata) ma l'Uomo che rispetta la Donna che non è - solo dato di fatto (a farsi).
Leggere e non è sfogliare. Che possiate un giorno capire e a(l) Massimo - tendere.
Grazie per la Grazia - Chiara

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