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mercoledì, gennaio 17, 2007

Nel nome della Cosa!





Nel nome della cosa?
Cercarmi un connivente, eleggermi indifesa, e di quella a guisa, che tutta vive rosa (accarezza il gran tronco e ne lecca la scorza) arrampicarmi, invece di scalare con forza? No, peNso! Dedicare, com'usa ogni parassita, la vita all'ombra? Far l'arte della farfalla pur di vedere alfine le labbra di un caronte atteggiarsi a un sorriso benigno e promettente? No, peNso! Saziarsi di porco? Digerire lo stomaco per abuso dell'andare e venire? Piegar le ginocchia? Correre le altrui scale? Far continuo servigio di agilità dorsale? No, peNso! Accarezzare con mano l'abile e una scaltra serpe - intanto da mela -
e pesare il conato? E aver sempre l'assillo sotto di quello falso per la divina gioia del loro rendiconto? No, peNso! Deperire di girone in girone, diventare numero tra cotante personae, e navigar con remi di marchette, e avere per caro vento i respiri di valenti etichette? No, peNso! Arrivare presso un buon letto, rinnegando il proprio verso! No, peNso! Rispetto! Tacere per farsi scrivere sana nelle tavole rotonde che sotto coperta tengono i cadaveri? Sudar per farsi spalla anziché lapide? Distinta anzi che rimetterne altra e scarlatta? Scoprire ingegno eletto ai rapaci, ai bulli; alle mucche dare ali, lasciarsi farcire dal sapor degli amari? E sempre ingoiare, pregare a mani legate:
Pur che il mio nome fra quelli benvenuti? -
No, peNso! Calcolare, fugare tutta la vita, far più tosto una nottata che una strofa scavata, celare il vertice, farsi qua e là calpestare?... NoPenoNoPenSo! Ma...

Ferrare, sognar erosa e fiera, libera, indipendente, aver l'occhio chiaro e la voce possente, mettersi quando piaccia il verbo di traverso, per un sì, per un no, battersi o stomacar in verso! Lavorar, senza cura di sperar o di fortuna, a qual sia più spedito viaggio: vel ut luna! Nulla che sia vano d'altri scrivere, e poi Dura Mente dirsi: disfatta mia, tu puoi tenerti paga alla fame, paga al foro, alla fitta pur che nel tuo intestino, nel tuo, tu li piaghi! Poi, se venga il trionfo, per fortuna o per arte, non dover darne a casta la più piccola parte, aver tutta la salma della meta completa- e, disdegnando d'essere della razza tanto amata, pur la marcia essendo, non la gran moglie sfrondata, salir quanto più in alto, salir senza saliva!



[Da Edmond Rostand, Cyrano de Bergerac]

Per sempre MIA per sempre MIA per sempre MIA

[e Rossa sia!]

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