Resto
sola e non so quale fronte
avversare alla notte: è tua
la fonte se rovescio appesi
Esigo il tuo rogo
mutiamo il muro
congedo l’orgoglio non caricare
trabocca il vaso per croce e luce
Diletto, tu mia custodia: piegati
e salvami questa notte sei il mio
Custode: rendi a me tutto giusto
Gestire non so l’intima rimessa
[il romitaggio mi pretese la fase]
tu distante io nulla ma incapace
il neonato è privato del suo rosso
Non regge il letto di solo letargo
accado perché tu
decado perché tu
Tu perché io rendo
[nel pianto è rotto]
non serve motivo
in goccia dolce
non serve motivo
in goccia dolce
virami il pneuma
vieni questa notte
vieni questa notte
[da Sàrxophone - che il redatto di penne sia polso in volo, e sbattete forte - leali!]
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