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martedì, febbraio 13, 2007

RABBIA


Non è sorriso

capace cicatrice mezzaluna il mio viso RABBIA è una Lamia RABBIA è tanta è tale che al piano vi fate livella per fermare chi per-forma e per-verso rode RABBIA gode bava di dama in trama in fiamma la RABBIA in furia una fretta di pena indigesta impresa diretta la RABBIA crebbe prima di poi imposto di pasto non brandito RABBIA bandita la penna di RABBIA condita con scorza dell’agro ponte che leva palchi per RABBIA macchia mi stomaca il pelo che spacchi e tira non l’ira mi urge lo scoppio RABBIA fame la fame mi fa in giri minori di sì infami RABBIA fatti persi con pace tutti di pece vera RABBIA

stele di rosa

8 commenti:

Anonimo ha detto...

la rabbia dà forza a quello che dici. è bello perchè lo dici a modo tuo, non ti fermare.

Anto

Anonimo ha detto...

l'urlo è la rabbia
che celebra l'istante

Paolo Fichera

Chiara Daino ha detto...

Ringrazio lo speciale-speziale del verso di Paolo
e il moto di Anto che è pura ricarica.


Vi abbraccio forte
Chiara

Anonimo ha detto...

anche io ho letto il tuo blog.
di solito prima di commentare il lavoro di un artista (seppur in modo a volte superficile), leggo
anche i lavori precedenti.
come minimo.
a rileggerci
(cara polvere)

Chiara Daino ha detto...

Ciao Paola,

apprezzando la tua scrittura e il tuo vergar parole come stille di quel che sei - non può che commuovermi essere letta "in toto" anche da te.
E'un regalo Grande, inaspettato; non-sperato...Per chi è ancora ai primi passi.
Ti abbraccio e a presto,
con la stima di sempre

Chiara

Anonimo ha detto...

grazie a te
paola

Anonimo ha detto...

grazie a te
paola

Chiara Daino ha detto...

;-)

Nulla è
solo
con-divisione.


Un tutto più radioso e meno rabbioso a tutti!