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sabato, aprile 12, 2008

CHIARO DI LUCE E PANTERA




L(une de miel)AMER

, ,

È resa l’ora nel suo dies.is di lama:
Bal de mélange posthume,
methamphetamine blues,
gemma la gamma stigia dei denti.
È resa l’amalgama:
{ et ce fut toujours vidange pour ange, }
Casa di cura e Colonia penale di stenti,
alle forre postume di Panico già verso,
nella boema Stamberga di Latte,
sulla parte maledetta del Manico!

La sigaretta brucia
fra l’indice giallo e un verde medio
al Mantice: due dita.
L’amaro miele brucia
fra l’indice giallo e un verde medio
al Mantice: dita due.

Fondon le tinte in spire
Le maquillage Lamer Rouge
e riga nera Dernier giù sbavata:
[ Fumisterie Mobili e Rabbia Sire ]
Corpo senz’organi e Teste
al Boudoir amen-o
del gran contrabbandiere di miserie.

La sigaretta brucia
fra l’indice giallo e un verde medio
al Mantice: due dita.
L’amaro miele brucia
fra l’indice giallo e un verde medio
al Mantice: dita due.

Da solide braci, in fiale di bile
lima l’Anima spina e spira,
gemma la vena
rotta e versa – vuoto a vuoto –
fino alla feccia,
nel suo metro quadro di lena:
Binario – in gola – diretto a sè – .

Cala il sipario dei versi
di stesa la porpora dei Tersi.
Épitaphe? – vivo chi legge


[ Chiara Daino/ Luca Salvatore ]







Dei Cancelli Del Cimitero

Reverendo, si tratta di – reverendo –
una sorta di congiura? è: posto in croce.
è: privo di peccati. tu, ai miei piedi
fissi una figura. è: alla mia vita
che prospetti? tutto. sembra. è a tal punto:
senza realtà! sono l’umano – chi
non può avvertire questo mondo: è

perso nelle mani della mia miseria.

rivolto verso di me, il reverendo:
nessuna, non una lacrima sul suo viso.
non era nuova la scena vista – per lui…
per cui non lo pregai di darmi perché
sarà presente il ricordo: l’amore

giuro – di anime. le nostre a sigillo.

osservo ora: precipita pioggia. fitta.
la mia mente punta l’occhio – è: solo.
solo sul tuo viso, ora, posso vedere:
hai rubato il mio meglio – credo – gli anni
più vivi. e spreco e scempio ne feci

come nuova – furia felice – a fondo.

così fu: quando l’amore mutò in rabbia
quando lei morì. è: quando io non piansi
la mia fiera intima radice non diede
il permesso: mi hai lasciato – metà
incompleta. i ricordi si ripetono

credi quando dico: troverò la chiave
per aprire la mia porta
. e sarò oltre:
il varco – dei cancelli del cimitero.

le volte. quelle nel quando sono solo
ad alta voce: rimetto la domanda.
è: se tu mi vegli – dal deserto dove

devo dare una svolta alla mia strada.
non posso vivere al passato – libera
la mia anima! mi tocca, in estremo

dopo tutto il tempo di anni tesi
da solo, non uno accanto, non una prova

non mi curavo: né cercare il mondo
né farlo mio. così. quando lei morì
avrei dovuto: lacrime – per calmare
il dolore: mi hai lasciato – metà
incompleta. i ricordi si ripetono


noi siamo stati. come eravamo: così
la scommessa: salvare la mia anima
è vana – adesso – anche la mia attesa


credi quando dico: troverò la chiave
per aprire la mia porta.
e sarò oltre:
al di là – dai cancelli del cimitero.



[Cemetery Gates, PANTERA, da Lupus Metallorum, C.D.]

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